La contea di Tagliacozzo diventa ducato
Virginio fu una notevole figura di mecenate, emulo in questo dello zio Roberto; i suoi rapporti (documentati) con celebri artisti del calibro del Pollaiolo, Francesco di Giorgio Martini e Antoniazzo Romano gli assegnano un posto di primo piano nel panorama culturale di fine Quattrocento, ed anche se egli concentrò le sue attenzioni soprattutto sul feudo di Bracciano (e sul castello omonimo), pure non dimenticò i possedimenti abruzzesi, come testimonia almeno la costruzione del castello di Avezzano. I Colonna assunsero il titolo ducale di Tagliacozzo ed Albe e ne mantennero il possesso fino alla soppressione del feudalesimo nel 1806. Il primo duca, Fabrizio, confermò ed ampliò alla città di Tagliacozzo i privilegi di cui aveva goduto sotto gli Orsini, privilegi regolarmente ribaditi nel tempo sotto i suoi successori. Ma i Colonna non ebbero verso Tagliacozzo le stesse sollecitudini degli Orsini, e spostarono sensibilmente - senza riuscirvi appieno, peraltro - il centro di gravità del feudo verso Avezzano, di cui utilizzarono ed ingrandirono il castello (già edificato da Virginio Orsini).
|